Schwabenweg: il Cammino di Santiago in Svizzera

Costanza, estremo Sud della Germania. Città portuale, proprio lì dove il lago che in Italiano porta il suo nome diventa nuovamente Reno e si avvia al suo lungo viaggio verso Nord.Città di confine, che esibisce i suoi dehors, i ristoranti aperti fino a tardi e le sue passeggiate serali; impietoso il confronto con Kreuzlingen, la sua dirimpettaia svizzera che di divertente al massimo ha da offrire un bel parco giochi per bambini. Costanza fu sede di un Concilio che pose fine allo scisma d’ Occidente. Tra una cosa e l’ altra condannò anche a morte e bruciò sul rogo Jan

La Via Regia

Görlitz, estremo Est di quella che era una volta la Germania Est. Ai tempi di quando ero giovane, questo posto era ben aldilà della Cortina di Ferro. Luoghi irraggiungibili. Credereste di poter trovare proprio qui la conchiglia del Cammino di Santiago? No inimmaginabile. Eppure c’è. Il porticato risale dalla Neisse; dall’ altra parte del fiume è sempre Görlitz, ma si chiama Zgorzelec  e siamo in Polonia. Da qui si va verso il Duomo di Görlitz e poi si prosegue ancora per settimane e settimane di cammino, verso l’ Oceano Atlantico. La Via regia è il più lungo collegamento terrestre d’

Alle porte di una terra di nuvole e streghe

Qui c’è lo spartiacque tra l’Oceano Atlantico e il Mar Cantabrico, è il punto più alto delle montagne circostanti, bruna e cupa, la terra punta a Occidente. (Cees Nooteboom, Verso Santiago.) Quassù, a 1.300 metri di altitudine, c’è il regno del silenzio e delle nuvole. Questo è il loro capolinea; provengono dall’ Atlantico, si sono nutrite della sua umidità ed hanno percorso tutta la Galizia distribuendo pioggia e fertilità. Arrivate a O Cebreiro scaricano tutta l’ acqua che rimane. E non è poca. Dall’ altro lato delle montagne inizia l’ immensa ed arida meseta. Ma le cose vanno guardate al

Musica (classica) in piazza

La cattedrale di Santiago de Compostela è circondata da piazze; tra l’ una e l’ altra ci sono passaggi, archi, scale. Praza do Obradoiro è il palcoscenico  del rito quotidiano dell’ arrivo dei pellegrini che hanno seguito il Cammino di Santiago e che  finalmente – dopo centinaia e centinaia di chilometri a piedi -svoltano l’ ultimo angolo e sono di fronte all’ elaborata facciata della chiesa. Sulla sinistra c’è un arco sotto il quale di solito si esibiscono artisti di strada: suonatori di zampogna, di flauto o di chitarra, mimi e cose del genere. Si sente musica un po’ dappertutto