Qualche consiglio per migliorare le foto di viaggio

Qual è la differenza tra una bella foto di viaggio ed una semplice istantanea scattata nello stesso luogo ed alla stessa ora? Secondo me la differenza sta nella storia che la foto riesce a raccontare. Un’ istantanea, per quanto bella e tecnicamente ben fatta, si limita a registrare i luoghi e le persone così come essi si presentavano in un determinato momento. Una bella foto di viaggio, invece, mostra e nello stesso tempo racconta qualcosa all’ osservatore. Credo che nessuno, neanche tra i migliori e più famosi fotografi outdoor della storia della fotografia, abbia scattato soltanto foto belle e significative.

A volte capita.

A volte capita: un pizzico di iniziativa “creativa”, una buona dose di fortuna e si porta a casa la foto progettata e tanto attesa ma che sembrava ormai irrimediabilmente impossibile da scattare. A me è successo a Salisburgo: ero lì con mia moglie per un po’ di foto della città vecchia e dei suoi angoli barocchi. Avevo deciso che avrei atteso il tramonto per salire sulla collina della Fortezza, che si alza per un centinaio di metri a picco sul centro storico. Avrei poi approfittato della luce calda e radente della sera primaverile per un po’ di panoramiche della città.

Jambiani, il battito della Natura

Dire che in Africa la vita è modellata sul ritmo della Natura suona ormai come un luogo comune; ma ci sono posti in cui la primigenia verità di queste parole ripetute troppo spesso si mostra in tutta la sua evidenza. Jambiani è un villaggio di capanne e case costruite con legno e corallo fossile, in un angolo della parte sudorientale di Zanzibar. Da qui in poi ci sono solo piste di sabbia dove arrancano ciclisti scalcagnati ed il Dalla-Dalla numero 309 che in un paio di ore effettua il viaggio di una quarantina di chilometri per Stone Town. I tragitti

I tanti mondi di Istanbul

Non è il Bosforo a dividere in due Istanbul: è il Corno d’ Oro. E’ vero, dall’ altro lato dello stretto, su terra che è già Asia, la città continua. E’ unita da due ponti e da centinaia di traghetti al giorno e dall’ altro lato ci sono sobborghi dai nomi carichi di storia. I tanti mondi di Istanbul Scutari (Üsküdar) e Kadiköy, l’ antica Calcedonia, porta della Bitinia, colonia greca. Fu sede nel 451 del Concilio che cercò inutilmente di sancire l’ uguaglianza fra la sede apostolica di Roma ed il patriarcato di Costantinopoli. Ma se vi fate suggestionare

Safranbolu: dove il tempo si è fermato

Una tazza di salep sotto una pergola, con i riflessi che giocano tra le foglie verdi e l’ uva porpora. Intorno, moschee e case ottomane, tre caravanserragli e l’ Arasta bazaar., che un tempo ospitava tutti i ciabattini del paese. Oggi è un gioiellino di legno e pace, immerso tra le viti, con un fantastico bar che serve piatti turchi e caffè come vuole la tradizione. Qui la Via della Seta era ormai ad un passo dal suo anelato sbocco al Mediterraneo. Mi immagino come le carovane accogliessero la verde ed ombrosa vallata di Safranbolu dopo la vastità infinita e