Kulusuk Football

Taiga, steppe, tundra: when I was at school, geography was my favourite. It was the right time to dream on the green and brown pages of the world atlas, on the strange and fascinating words of the textbook that reminded me of the adventures that one day I would live. Tundra, steppe, taiga: the sound of these words repeated in my mind gave me almost a physical sensation, the harbinger of a smell that I imagined was typical of those places. Anyway, the tundra doesn’t smell. And it is also very quiet: no trees, no leaves, no obstacle to the

Ammassalik, il lato nascosto della Groenlandia

La mostra Se i miei racconti dell’ Artico hanno acceso in voi almeno un briciolo di curiosità su quelle terre remote e sull’ affascinante cultura inuit. Se abitate nelle vicinanze di Courmayeur. Oppure se avete progettato una settimana bianca in Valle d’ Aosta, vi consiglio di non perdervi l’ interessantissima mostra Ammassalik – il lato nascosto della Groenlandia. Verrà inaugurata il 24 dicembre al Museo Alpino Duca degli Abruzzi di Courmayeur, e ospiterà, anche una serie di fotografie realizzate dal sottoscritto assieme ad altri splendidi scatti di fotografi che hanno avuto la fortuna di visitare quelle terre remote.La mostra sarà

Tasiilaq ed il suo fiordo

(Questa è la seconda puntata. L’ inizio della storia è qui ) Visto dall’ alto di uno dei colli dove sorge l’ abitato di Tasiilaq, in un giorno di sole il Kong Oskar Havn appare calmo ed azzurrino, punteggiato di schegge di ghiaccio. Lo si direbbe quasi un lago glaciale. Ed infatti il nome di questo villaggio in lingua inuit significa Come un lago. Ma se scendiamo lungo il fianco della collina ed arriviamo fino sulla riva, possiamo agevolmente verificare che quell’ acqua è salata. Tasiilaq si bagna infatti nelle acque di una baia dall’ imboccatura molto stretta che da

Groenlandia – Il fascino dell’ Artico

Prima puntata di questo racconto. La seconda è qui Atterrare in Groenlandia Orientale è un’ esperienza emozionante. 100 chilometri a Sud del Circolo Polare Artico, 300 chilometri ad Ovest dell’ Islanda, ultimo lembo Occidentale d’ Europa o forse primo lembo orientale del continente americano, dipende anche dai punti di vista. Ma il bello arriva sicuramente dopo, con una luce di qualità unica, e panorami nuovi e stranianti. Kulusuk – con il suo minuscolo aeroporto con la pista in terra battuta e panorama direttamente sui ghiacci – ci dà il benvenuto con cielo grigio e nubi basse, una pioggerellina fine che