Una Grecia non convenzionale: Prespa

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Una Grecia non convenzionale: Prespa

Egnatia Odos Motorway Bear Crossing warning Greece

Bisogna venirci proprio apposta qui.

Superare le mille e anta gallerie della nuova autostrada, meravigliarsi davanti ai cartelli di pericolo attraversamento orsi, salire fino ai 1200 metri epirioti dai quali finalmente si vedono per la prima volta i laghi Prespa, che fino ad oggi erano solo un nome sul blu della carta geografica.

Ma come raccontava Annemarie Schwarzenbach

i nomi sono molto più che indicazioni geografiche, i nomi sono suono e colore, sogno e ricordo, mistero, magia. E non è disincanto quello che si prova, ma piuttosto l’inizio di un processo meraviglioso, quando un giorno li ritroveremo, carichi di splendore e ombra, di fuoco e della fredda cenere della realtà.

Una Grecia non convenzionale: Prespa

Lesser Prespa Lake from above, Macedonia, Greece
I laghi di Prespa

Poi si scende precipitevolissimevolmente verso le acque del lago.

Tutte le strade finiscono qui: da un lato c’è l’Albania, dall’altra sponda la Macedonia del Nord. I valichi di frontiera sono altrove.

Ma i confini stabiliti dall’ uomo nulla possono quando è la natura a permettere gli scambi. Non ci sono muri sul lago, e si va liberamente da una sponda all’ altra. Con la scusa di inseguire la migliore carpa del lago si sconfina in Albania o in Macedonia del Nord. E c’è chi facendo così ha trovato anche moglie.

E’ una zona poco popolata, questa, e si capisce: lontana da tutto, circondata da frontiere e montagne difficili da valicare, fredda e senza possibilità di guadagno che non sia lavorare la dura terra o pescare.

Ed è una zona così povera che spesso chi vive qui è allo stesso tempo pescatore e allevatore, a volte anche contadino. Le barche convivono con le mucche, le reti con le oche e le galline. Si producono ottimi fagioli, le trote e le carpe sono prelibate, ed in aria si vedono volare i pellicani.

Una Grecia non convenzionale: Prespa

Fishermen and herders, Aghios Achilleios, Macedonia, Greece

Qui si incontra una Grecia non convenzionale, fatta di montagne, paesini di pietra e scontrosità degli abitanti. Niente a che vedere con il bianco ed azzurro delle isole e con la bellezza caotica di Atene. Ma quanto fascino su queste montagne, che panorami. Una natura ancora poco antropizzata, dove vive ancora l’ orso bruno.

Agios Achillios

L’ isola di Agios Achillios è una specie di Bignami di questa zona.

In pochi chilometri quadrati si trova tutto quello che c’è sparso nell’ area del lago: pescatori allevatori, monaci contadini, rovine bizantine ed un mini monastero ortodosso proprio in cima alla collina, con bellissima vista.

E’ un’ isola, Agios Achillios, ma non ci si arriva in barca. Bastano pochi minuti di passeggiata lungo un ponte galleggiante che la collega alla riva attraverso i canneti del lago Prespa Minore. Intorno nidificano pellicani e cormorani.

Una Grecia non convenzionale: Prespa

The bridge connecting Aghios Achilleios with the mainland, Lake Prespa, Macedonia, Greece

Tra le poche case dell’ isola razzolano animali da cortile, mentre sulle sponde del lago le mucche pascolano sfiorando le barche.
Nascoste nei boschetti di ginepro, antiche pietre e colonne bizantine aggiungono fascino al luogo. Sono i resti di monasteri abbandonati da tempo. Seguendo i sentieri dell’ isola, si raggiunge il suo punto più alto, dove sorge un’ enorme croce in cemento e dal quale si può vedere l’ intero lago e tre nazioni.

Una Grecia non convenzionale: Prespa

Agios Achillios basilica Βασιλική Αγίου Αχιλλείου, Macedonia, Greece
Prespa Una Grecia non convenzionale

Ready for fishing, Lesser Lake Prespa, Macedonia, Greece
Lesser Lake Prespa jetty Macedonia Greece
Agios Germanos

Lontano, verso le montagne, si intravede il borgo di pietra di Agios Germanos. E’ situato più in alto, con una splendida vista su tutta la pianura e i laghi. C’è una minuscola e deliziosa cappella bizantina, un mulino ad acqua restaurato, qualche buon ristorante e case costruite tutte di pietra grigia.

Una Grecia non convenzionale: Prespa


La donna che vende i fagioli mi invita a provare certe bacche arancioni delle quali non riesco ad afferrare il nome.
“Sono rinvigorenti, ma attenzione a non mangiarne troppe, perché altrimenti ti scoppia il cuore. Mai più di cinque o sei bacche”. Troppo ansiogeno, mi limito ad una bottiglietta di liquore fatto con le stesse bacche, che poi si rivelerà mediocre e dolciastro.

I fagioli invece sono buonissimi.

Byzantine chapel of Aghios Germanos, Macedonia, Greece

Il villaggio sorge ad oltre mille metri, ed anche in autunno le temperature sono rigide. Nelle stanze d’ albergo un focolare non manca quasi mai. Le montagne attorno, superano i duemila metri e nei mesi caldi sono terreno di pascolo delle greggi dei Sarakatsani, pastori nomadi di origine valacca. E’ da lì che scende la nebbia che renderà difficile il viaggio di ritorno.

Ma finchè le nuvole restano alte i tramonti sono uno spettacolo.

Una Grecia non convenzionale; Prespa

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