Sono molto meravigliato di sapere che c’è gente che non ha mai visto uno gnomo, non posso fare a meno di provare compassione per costoro. Qualcosa non va. La loro vista non funziona bene.
Se anche voi appartenete alla schiera di chi non ha mai visto uno gnomo, e volete togliervi questa “soddisfazione”, non avete che da visitare un’ antica città polacca a pochi chilometri dalla Germania, dove andare a caccia di gnomi è un passatempo popolare; l’ufficio turistico stampa addirittura una mappa delle loro probabili posizioni.
Si chiama Wroclaw (Breslavia in Italiano). E se volete dare una giustificazione più plausibile al vostro viaggio, sappiate che è una bella città, attraversata dal fiume Oder. Il suo fascino serpeggia tra ponti, parchi fluviali e isole, in particolar modo la medievale Isola della Cattedrale che conserva, nelle sue stradine acciottolate, stupori e sorprese.
Qui centinaia di piccoli gnomi aspettano solo di essere scoperti da bambini ed adulti; perché, come diceva il Piccolo Principe, gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre costretti a spiegar loro le cose.
Gli gnomi di Breslavia abitano nel sottosuolo, ma amano spostarsi in città, tra gli umani. Sono perennemente occupati: mangiano gelati, prelevano contante dagli sportelli automatici, si avviano con i bagagli per un lungo viaggio o se ne vanno in giro in motocicletta. Fanno la guardia alla loro città sotterranea o semplicemente dormono placidi in un piccolo lettino. C’è anche uno gnomo malandrino che si è fatto arrestare e guarda tristemente i passanti da dietro le sbarre. Certo, quando li guardate sono immobili, ma solo perché il sole li trasforma in statue. Nel più profondo della notte, alla luce della luna, li vedreste sicuramente attivi ed in movimento…
Gli gnomi, però, non sono un’invenzione dell’ente per il turismo: hanno una storia che risale agli ultimi anni del regime comunista polacco.
Alternativa arancione era il nome di un movimento di protesta sotterranea che nacque a Wroclaw negli anni Ottanta del secolo scorso. Voleva fare opposizione al regime autoritario di allora, ma voleva farlo in un modo alternativo, originale e pacifico. Per la sua protesta utilizzava strumenti artistici quali il nonsenso e l’assurdo, perché – si sa – l’assurdo nasce dal confronto tra la domanda dell’uomo e l’irragionevole silenzio del mondo (cit.!). E cosa c’è di più assurdo di un gruppo di gnomi che se ne va in giro per la città a protestare?
Si iniziò con graffiti sui muri della città, che lanciavano slogan contro il governo. Poi man mano gli gnomi avanzarono e divennero il simbolo della pittoresca protesta.
Nel 2001, per commemorare Alternativa Arancione, fu installata la statua di uno gnomo su Via Świdnicka, una delle prime strade dove iniziò a svilupparsi la protesta. Quel giorno è la data di nascita ufficiale della città degli gnomi.
Da allora questi piccoli personaggi si sono moltiplicati, per le strade di Breslavia se ne trovano oltre 170, e il loro numero è in aumento. Ed è partita la caccia agli gnomi….
Se vi sentite pronti per la ricerca, iniziate dallo gnomo che dà il benvenuto a tutti gli umani che visitano la città. Si chiama Życzliwek ed accoglie i visitatori nella piazza principale della città vecchia. È uno degli gnomi più popolari di Breslavia e ha anche un suo profilo Facebook.
Gli gnomi vivono nella loro città sotterranea, e questa città ha naturalmente un ingresso; per trovarlo, andate all’ incrocio tra le vie Odrzańska e SW. Mikołaja e vedrete una piccola porta di legno, che non supera l’altezza di un ginocchio umano. Seduto accanto ad essa, c’è il Guardiano. Nessun essere umano ha mai visto la città degli gnomi, ma non certo a causa del suo custode, che dorme per quasi tutto il giorno. Il vero motivo è che la porta d’ingresso è troppo piccola anche per un bambino!
Se vi piace l’ idea di andare a caccia di gnomi con i vostri figli per le strade di Breslavia, tenete anche presente che qui non ci sono solo piccoli esseri fiabeschi… sono piccoli anche gli animali!
C’è una corta e stretta strada di Wroclaw che un tempo, nel Medio Evo, era la strada dei macellai.
Oggi quella via è stata ristrutturata, conserva ancora delle parti che risalgono al XIII secolo e le sue botteghe ospitano adesso gallerie d’arte e boutiques.
Ma i poveri animali che hanno contribuito alla creazione della sua storia rivivono oggi in alcune statue poste all’ingresso della strada: per trovarli basta andare a Stare Jatki (collegamento Kiełbaśnicza con Odrzańska) e ci si ritroverà in un cortile fiabesco il cui ingresso è custodito da oche e maiali.
Se sono loro il cibo preferito degli gnomi non è dato saperlo.
Si potrebbe provare a chiederglielo, ma non è detto che questi minuscoli esseri – timidi e taciturni – abbiano voglia di rispondere e poi, è risaputo, nessuno gnomo finisce mai una frase in vita sua…
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